Sicuramente molti sorrideranno entrando in questa area del sito, pensando che siamo dei romantici illusi e che il mondo dell’equitazione è un mondo che va a modo proprio in qualche modo senza troppe formalità.
Niente di più sbagliato … perché l’equitazione è uno sport come tutti gli altri e la formalizzazione dei rapporti, dai pony ai cavalli da gran premio, hanno la stessa importanza che normalmente si dà all’acquisto sia di una utilitaria che di una fuori serie.
Certo le dimensioni economiche sono diverse, ma parliamo sempre di formalizzare transazioni con risvolti economici piccoli e grandi, meritevoli di chiarezza e tutela entrambi.
Sempre nell’ottica che chi non ha nulla da temere o nascondere sarà ben contento di poter mettere in chiaro i dettagli del proprio operato prima di tutto.
L’utilizzo di un cavallo in mezza fida viene praticamente sempre gestito con un accordo verbale più o meno sommario e che non si preoccupa di prevedere al meglio i possibili eventi che possono presentarsi nell’uso di un cavallo. Quello che noi facciamo è ascoltare le esigenze del fidatario (colui che prende il cavallo in mezza fida) e cercare di comporle con il fidante (colui che concede il cavallo in mezza fida).
Certamente sembra una cosa da niente finchè va tutto bene, ma quando poi emergono discordanze e problemi nascono i conflitti e, molto spesso, di mezzo c’è una ragazzina o un ragazzino che ci soffre.
Adottiamo invece la politica prevenire è meglio che curare prevedendo:
Modalità di utilizzo
Tempi e lezioni
Concorsi e categorie
Imboccature e lavoro
Spese accessorie
Questa forse è la parte più critica perché al momento è lasciata al libero arbitrio e trattativa praticamente senza regole e regolatori.
Quello che cerchiamo di fare è realizzare un contratto di compravendita che tuteli venditore e acquirente dagli eventi imprevisti e/o imprevedibili che si dovessero verificare.
Cosa diversa è la stima del valore che richiede un lavoro a lato prima di arrivare all’acquisto.
Per cui all’inizio prendiamo in considerazione:
Mediazione
Individuazione requisiti
Soggetto da compravendere
Troppo spesso queste operazioni si traducono in uno scambio di mail o accordi volanti su un foglio con grandi strette di mano.
Poi, ai fatti, nascono le divergenze.
Invece elaborare prima un protocollo di comportamenti chi fa cosa previene problemi per tutti.
Tipologie concorsi
Durata e cure
Anche qui ci troviamo spesso in accordi volanti con cose dette e non dette, che poi al sorgere delle prime difficoltà procurano dispiaceri, incomprensioni e spesso conflitti più costosi del cavallo stesso.
L’obbiettivo è definire prima gli obblighi reciproci, gli adempimenti, cosa succede in presenza degli eventi prevedibili oppure, peggio, di eventi imprevedibili.
Pensione
Sviluppo cavaliere/amazzone
Scuola pony
Chi non si appassiona all’idea di far fare un puledro alla propria cavalla del cuore?
Certo, ma non è così semplice.
Sicuramente è un progetto di lungo periodo e prevede la necessità di definire molti elementi essenziali tra il finanziatore - l’allevatore - il proprietario dello stallone - il proprietario della fattrice, ultimo ma non per importanza … il veterinario che seguirà la gestazione e la nascita.
In questa operazione c’è in gioco molto danaro, lavoro, impegno e cura, quindi è necessaria la massima chiarezza su chi fa cosa.
Pertanto la redazione di un accordo dettagliato sugli impegni di ognuno è necessario per evitare nel prosieguo conflitti, dissapori, litigi e conflitti.
La doma di un puledro è un momento di grande importanza nella vita del cavallo e nel futuro del cavaliere.
L’impronta che viene data al cavallo nei primi 3-4 anni è quella che rimarrà per tutta la vita ed è quella che farà la differenza tra un cavallo rispettoso, docile e gestibile con un cavallo nervoso, ritroso e recalcitrante
L’accordo di doma con un domatore o una domatrice è fondamentale per lo sviluppo delle potenzialità del cavallo e del futuro cavaliere che dovrà starci in sella.
Il passo successivo alla doma è l’accrescimento e l’istruzione del cavallo, nel nostro paese purtroppo non si dà la dovuta importanza a questo aspetto fondamentale dello sviluppo di un cavallo, molto spesso facendo un lavoro superficiale perché “tanto deve solo saltare alto” …
Niente di più sbagliato perché in un accordo di accrescimento e istruzione andranno previste tutte le possibilità di sviluppo e di integrazione nella formazione del cavallo, magari anche insieme al futuro cavaliere/amazzone di quel cavallo ….
Nel nostro paese queste attività sono viste e considerate con grandi riserve mentali perché si presuppone sempre la malafede di qualcuno.
Specie gli sponsor, pensano sempre di dover affrontare chissà quali impegni economici senza risultati perché non si conosce lo sport, non c’è la divulgazione degli eventi, perché nel nostro bel Paese l’equitazione è ancora considerata uno sport da ricchi!!! Con tutte le speculazioni che conseguono …
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